1. Perchè fare il RELAMPING è un buon affare per il cliente?
La bolletta energetica è una voce di spesa per qualsiasi azienda e, per di più, l’energia è di fatto uno dei settori in cui maggiormente lo stato carica la pressione fiscale attraverso l’introduzione delle ACCISE. Nell’ultimo decennio secondo dati ISTAT il costo dell’energia è cresciuto del 8/9 per cento e quindi, per le aziende, il costo dell’energia. come detto prima, è diventato una delle maggiori voci di spesa.
L’illuminazione a LED inverte questo dato e trasforma una voce di spesa per le aziende in un investimento che crea valore, addirittura un investimento che è solo e semplicemente un diverso modo di utilizzare ciò che si ha già. Considerati i vantaggi del risparmio in bolletta, la maggior durata dei prodotti a LED, la manutenzione quasi assente, il non dover gestire i rifiuti pericolosi dello smaltimento delle vecchie lampade, per tutta la durata delle sorgenti a LED installate, il risparmio economico è considerevole. Provate ad andare in banca e mettere 100 euro sul conto e dopo un anno, andate a vedere quanto sarà diventato il vostro capitale. Nel caso più soddisfacente avrete i vostri 100 euro e forse un guadagno di 1 o 2 euro. Nel caso più probabile troverete 99 euro. Ecco perchè l’investimento nel RE LAMPING LED, è comunque un buon affare perchè non trae profitto da un investimento ma lo fa, da una spesa che comunque il cliente già sta facendo.
2. Che cos’è un LED
I LED rappresentano una vera e propria rivoluzione nell’ambito dell’illuminazione: infatti, prima del loro utilizzo, per produrre luce semplicemente si surriscaldava un qualcosa fino a che questo non cominciava ad emanare luce. I LED invece, sfruttando le proprietà ottiche dei materiali semiconduttori, producono, se correttamente stimolati, veri e propri FOTONI e diventano pertanto sorgenti di illuminazione molto collimate. Quale è il vantaggio? Come ci suggerisce il termine stesso, “surriscaldando” un elemento, il principale effetto che si ottiene è calore: il 90% dell’energia spesa nelle lampadine che abbiamo tutti sul comodino va in calore e solo il 10% in illuminazione, con uno spreco fortissimo. Producendo fotoni, come fanno i LED, si crea principalmente illuminazione. Il L.E.D. fa parte di una famiglia di dispositivi elettronici chiamati diodi nati circa 50 anni fa con principali funzioni di limitazione di tensione e corrente, e come raddrizzatore (da alternata a continua). Negli anni 60 è stato sviluppato un particolare tipo di diodo chiamato L.E.D. (Light Emitting Diode) che emetteva una debole luce. Tali dispositivi sono stati largamente impiegati come segnalatori su macchinari, elettrodomestici ed automobili, fino alla metà degli anni 90. Da tale data in poi, si è cominciato a pensare di incrementare il livello di luminosità di questi dispositivi elettronici. Il risultato è che nei precedenti 40 anni circa si è arrivati a livelli di emissione di circa 1 lm mentre, da quando si è iniziato a concepire il LED come fonte per illuminare, a valori oltre i 100 lm, con previsioni di oltrepassare i 250 lm entro un paio di anni. L’impennata della ricerca in questo settore, ancora giovane e non maturo, e il trend di crescita rilevato fanno pensare a traguardi inimmaginabili nel medio periodo. Tutti i principali produttori mondiali di lampadine stanno riconvertendo la loro produzione con l’utilizzo del L.E.D.
3. Come funziona un LED?
Il suo principio di funzionamento è basato sul fatto che certi materiali cristallini (tipicamente il silicio) di elevata purezza, quando sono drogati con una determinata quantità di un altro materiale, mostrano in alcuni casi un eccesso di elettroni e in altri una deficienza degli stessi, dando origine a polarità tipo n e tipo p. Accostando tra loro due pezzi del medesimo materiale ma drogati in maniera opposta, si determinerà un passaggio di elettroni finché non sarà raggiunto un equilibrio delle cariche elettriche. Alimentando il diodo (l’insieme dei due materiali accostati) con una batteria in modo da rendere continuo il flusso di corrente, cioè lo spostamento di elettroni da n verso p, l’energia liberata nella ricomposizione dell’assetto di ciascun atomo viene emessa sotto forma di radiazioni. Per determinate correnti, questa radiazione risulta nella gamma del visibile. Un diodo ad emissione luminosa è composto da diversi strati di materiale semiconduttore. Quando il LED è polarizzato direttamente, uno strato particolarmente sottile, chiamato strato attivo, genera luce. Diversamente da quanto avviene nelle lampade ad incandescenza che irradiano uno spettro continuo, un LED emette luce praticamente monocromatica di un particolare colore. Il colore della luce dipende dal materiale utilizzato. I due sistemi di materiale AlInGaP e InGaN sono utilizzati per creare LED con elevata luminosità in tutti i colori, dal blu al rosso. L’efficienza dei LED è notevolmente migliorata negli ultimi anni e ha già raggiunto livelli di oltre 100 Im/W a seconda del colore. Questo è il risultato di una produzione di alta qualità e dell’impiego di tecnologie sofisticate.
4. Nei progetti RELAMPING si deve modificare l’impianto elettrico esistente?
Assolutamente no, il relamping prevede il cambio uno ad uno, si toglie il corpo illuminante tradizionale e se ne monta uno simile in forma e dimensione ma a LED (Plug&Play).
5. Ma i prodotti utilizzati sono a norma?
I prodotti che utilizziamo nelle nostre realizzazioni sono tutti certificati C.E. e al termine delle nostre installazioni le stesse vengono collaudate e certificate secondo norma di legge.
6. Al termine del contratto LED A COSTO ZERO che succede?
Al termine del contratto di noleggio LED A COSTO ZERO i corpi illuminanti vengono ceduti con un riscatto al cliente che ne diventa effettivo proprietario.
7. I LED sono pericolosi per la salute?
I prodotti illuminanti a LED non contengono materiali tossici o nocivi, differentemente da gran parte dei prodotti tradizionali che contengono gas e metalli tossici e nocivi.
8. I prodotti a Led sono rispettosi dell’ambiente?
Certamente SI, oltre a non contenere materiali tossici e nocivi, con i LED si risparmia energia e sopratutto in Italia, dove la produzione di energia è ancora per la maggior parte eseguita attraverso combustibili fossili (carbone, petrolio, ecc.), minor consumo significa minore produzione e quindi riduzione di immissione di C02 nell’atmosfera. Quindi, chi utilizza i LED per illuminare contribuisce a rispettare e salvaguardare l’ambiente e la qualità della vita.
9. Per sostituire le lampade tradizionali con quelle a LED servono dei permessi o autorizzazioni?
Assolutamente NO! E’ facoltà esclusiva del cliente decidere se, come e quando procedere alla sostituzione delle lampade tradizionali con quelle a LED.
10. E’ certo il risparmio nei progetti LED A COSTO ZERO?
I progetti RELAMPING sono conseguenza di calcoli matematici effettuati su dati di consumo dei prodotti inseriti negli stessi, secondo le specifiche di funzionamento indicate dal cliente (ore e giorni di utilizzo e costo orario dell’energia). Quindi, se il cliente usa effettivamente l’illuminazione come dichiara e paga la stessa come ci indica, il risultato sarà quello indicato dal progetto.
11. Con le luci a LED si aumenta la quantità della luce?
Si, in media un prodotto a LED che sostituisce uno tradizionale diminuisce il consumo di energia e illumina di più (circa un più 20% di media).
12. Quanto dura una lampada a LED?
Le lampade a LED hanno una vita operativa decisamente maggiore rispetto a tutte le altre di seguito una tabella comparativa:
- INCADESCENZA 1000 ore (lampadina classica)
- ALOGENA 2000/4000 ore (faretti, ecc.).
- FLUORESCENZA 10.000/24.000 ore (neon classico).
- FLUORESCENZA COMPATTA 6000/15.000 ore (neon basso consumo)
- SCARICA 6000/20.000 ore (fari esterni).
- VAPORI DI SODIO 10.000/12.000 ore (fari stradali).
- LED 30.000/100.000 ore (utilizzabili in ogni ambito).
Come si può vedere un LED ha una vita operativa decisamente maggiore di qualsiasi altra fonte di illuminazione e può essere impiegato in ogni ambito in cui necessita illuminare data la sua ampia versatilità e duttilità d’impiego.
13. I LED esistono solo con un tipo di luce emessa?
No, i LED possono essere prodotti con diverse gradazione di colore e quindi possono avere una resa cromatica diversa della loro luce che può andare da circa 3000 (luce calda gialla) oltre 6000 (luce fredda bianca) gradi kelvin. Quindi anche in questo caso i LED dimostrano maggiore versatilità di utilizzo rispetto all’illuminazione tradizionale.
14. I LED possono essere usati in condizione di bassa o alta temperatura esterna o interna?
Se un prodotto a LED è realizzato nel corretto modo, può funzionare tranquillamente da +50 a -50 gradi e non risentirà della temperatura. Tuttavia, per essere certi, occorre acquistare un prodotto realizzato e certificato da aziende leader del settore e con una struttura industriale tale da garantire i propri prodotti. Diffidare sempre da semplici rivenditori o importatori di prodotti sconosciuti o con marchi poco noti nel mondo dell’illuminazione.
15. I LED nelle lampade in commercio sono tutti uguali?
Tutt’altro, in commercio ci sono lampade di diversi costi che ad una prima valutazione possono sembrare uguali tra loro ma un prodotto di basso livello costerà meno ma durerà meno e avrà minore resa in termini di illuminamento e resa cromatica. Una buona lampada a LED deve avere un giusto costo per le sue caratteristiche ed essere prodotta da un’azienda seria. Tutte le nostre lampade proposte sono realizzate con la migliore tecnologia e materiali e sono garantite da un minimo di 2 a un massimo di 5 anni.
16. I LED sono indicati per l’illuminazione dei negozi?
Certamente si. Data la loro versatilità in termini di gradazione della luce emessa, i LED trovano grande impiego nei negozi di ogni tipo e genere, sopratutto nella grande distribuzione dove la necessità di dare il giusto risalto e ambientazione al prodotto in vendita trova la soluzione migliore nei LED. Oltre a questo, il minor consumo energetico ben si lega con il grande utilizzo della luce nei punti vendita. ottenendo per il cliente, oltre al vantaggio di resa cromatica, anche un sensibile risparmio della spesa per l’illuminazione e, non per ultimo, anche un GREEN PROFILE che oggi è sempre più necessario come marketing per le vendite.
17. I LED sono indicati per illuminare le logistiche ed i magazzini?
Certamente, basti pensare che normalmente questo tipo di strutture sono capannoni con grandi altezze delle coperture, sulle quali sono installate le lampade tradizionali che di solito sono neon o lampade a scarica. Con quel tipo di illuminazione legata anche al grande utilizzo che ne viene fatto, la vita media operativa della lampada genera costi di manutenzione importanti legati sia al costo del ricambio, sia a quello del personale che deve lavorare ad altezze che in alcuni casi superano i 12 metri, impiegando quindi attrezzature come elevatori e trabattelli che aggravano fortemente il costo degli interventi di manutenzione. L’impiego dei LED, data la maggiore durata ed il minor consumo energetico riduce l’intervento dei manutentori e i consumi, con un notevole risparmio economico per le aziende. In più, la maggiore resa come illuminamento riqualifica l’ambiente di lavoro aumentando la sicurezza e la resa dei lavoratori.
18. I LED sono indicati per illuminare strutture di produzione?
Certamente si. Di solito le strutture di produzione hanno lavorazioni fino a tre turni quindi utilizzano moltissimo la luce, ottenendo dall’impiego dei LED risparmio energetico e manutentivo con aumento delle marginalità. Oltre a questo avranno anche una migliore qualità dell’ambiente di lavoro con aumento della produttività.
19. I LED si possono usare per illuminare strutture sportive?
Chi pratica sport in ambienti come campi sportivi, palestre, piscine ecc. sa perfettamente quanto una buona illuminazione aiuti ad avere migliori risultati in allenamento e nelle competizioni agonistiche. I LED, illuminano maggiormente e in modo migliore e quindi uno sportivo avrà solo vantaggi nel praticare la propria attività in strutture riqualificate a LED. Chi pratica sport poi è attento alla qualità della vita e rispetta l’ambiente per cui scegliere strutture a basso impatto ambientale non è una scelta ma una necessità. I centri sportivi con illuminazione a LED avranno dunque vantaggi economici derivanti dai risparmi e dal loro GREEN PROFILE assicurato dall’impiego dei LED.
20. I LED sono utilizzabili per illuminare strutture pubbliche (strade, scuole, uffici pubblici, ecc.)
Come già detto i LED hanno una versatilità d’impiego vastissima: possono avere diverse gradazioni di colore della luce emessa, diversa potenza ed essere impiegati con temperature esterne ed interne diverse. Inoltre sono ecologici perché non inquinano e rispettano l’ambiente e non ultimo fanno risparmiare energia. Tutte queste caratteristiche sono ciò che serve ad una qualsiasi amministrazione pubblica per riqualificare la città nel pieno rispetto degli impegni ormai necessari per poter vantare una buona amministrazione. Immaginate un sindaco che nel proprio mandato, utilizzando i LED per l’illuminazione pubblica, ottenga luce migliore e maggiore nelle aree pubbliche del proprio comune, abbatta la voce di spesa energetica per illuminazione di un buon 50% e, in ultimo, rispetti l’ambiente inquinando meno senza in più non installare prodotti con gas tossici e nocivi. Voi come cittadino lo votereste? Certamente si! Quindi non solo i LED si possono usare per illuminare le aree pubbliche ma pensare di prescindere da questa tecnologia per un’amministrazione pubblica è un suicidio politico.
21. Posso solo cambiare il tubo a neon con uno a LED e ottenere gli stessi benefici del cambio totale della lampada?
Per prima cosa è necessario sapere che secondo la normativa vigente, se su un corpo illuminante progettato e realizzato per una lampada fluorescente (neon), si mette una lampada diversa, le fotometrie depositate dal produttore non sono più valide. In seconda analisi, per installare un tubo a LED in sostituzione di uno a neon, occorre modificare tecnicamente la lampada (bisogna togliere lo starter e alimentare direttamente il tubo a LED). Questo fa immediatamente decadere la certificazione C.E. fatta dal produttore della lampada, quindi quella lampada non sarà più a norma. Risultato: in caso di danni derivanti da mal funzionamento (ad esempio corto circuito con incendio), chi pagherà i danni? Certamente non l’assicurazione in quanto la modifica del corpo illuminante ha fatto decadere la marcatura C.E. Oppure, se ci sono dei dipendenti che dichiarano affaticamento della vista (ricordiamoci che i tubi a LED non hanno schermatura della luce) e fanno causa al datore di lavoro, chi risponde? Certamente non il produttore del corpo illuminante, dato che questo è stato modificato da terzi non autorizzati, e certamente non il produttore del tubo che nella migliore delle ipotesi è di Pechino! E, altrettanto certamente, non chi ha venduto il tubo perché, nella migliore delle ipotesi, sarà un rivenditore con una s.r.l. a capitale di 10.000 euro… Per questi motivi, sostituire un tubo a neon con uno a LED è per prima cosa fuori norma e pericoloso.